C’è una città dove le consegne con i droni stanno funzionando

Un drone Wing in volo (fonte: Wing blog)
Un drone Wing in volo (fonte: Wing blog)

Oltre 10mila tazze di caffè, 2.700 sushi roll, 1.700 confezioni di snack e 1.200 polli arrosto: sono solo alcuni numeri che raccontano cosa i residenti di Logan, in Australia, hanno ordinato tramite un servizio di consegna a domicilio via drone attivo da un paio di anni nella loro cittadina, 300mila abitanti vicino a Brisbane, sulla costa orientale del Paese. A effettuarlo con i propri velivoli automatizzati è stata Wing, compagnia lanciata nel 2019 che si appresta a raggiungere i 100mila ordini. Tanto che l’azienda, che fa parte del gruppo Alphabet (la holding di Google) si è spinta a dichiarare Logan “capitale mondiale della consegna a domicilio via drone”.

Il progetto di Wing

Con un metro di apertura alare, lungo 1,3 metri, capacità di trasporto di 1,2 chilogrammi a una velocità di 104,4 chilometri orari (29 metri al secondo) e una distanza percorribile di 20 chilometri, il drone di Wing vola a 45 metri d’altezza e promette di effettuare consegne rapide evitando il traffico e riducendo l’impiego di personale. La flotta di velivoli è infatti gestita da un software che programma la rotta da seguire e analizza le condizioni di volo, incluso il meteo e le condizioni del terreno, consegnando il pacchetto nella località prescelta dal destinatario tramite un’app, che fa calare dolcemente tramite un cavo dopo essere sceso a sette metri d’altezza.

Tra 2019 e 2020 il servizio ha effettuato 50mila consegne. Altrettante ne sono state portate a termine negli ultimi otto mesi, arrivando a inizio agosto a una frequenza media di uno ogni 30 secondi, negli orari di servizio. Wing collabora già con 30 partner a livello mondiale, fra cui la catena di farmacie Walgreens, ed è presente anche a Helsinki, in Finlandia e negli Stati Uniti, in Virginia, dove è stato usato per la consegna di libri.

“La cosa più emozionante sull’aumento delle operazioni a Logan è che ci sono centinaia di città di dimensioni simili nel mondo: New Orleans, Manchester e Firenze, per citarne alcune“, spiega la compagnia nel proprio blog, adocchiando la possibilità di espansione: “Oltre 2 miliardi di persone vivono in città con meno di 500mila abitanti. In un futuro non troppo distante le consegne con droni potrebbero essere replicate, persino in aree metropolitane più grandi”.

Un mercato in espansione

Il mercato della consegna via drone valeva 528 milioni di dollari nel 2020, ma secondo una proiezione di MarketsandMarkets la crescita annua aggregata nel decennio sarà del 53,8%, fino a 39 miliardi di dollari nel 2030. Wing è stata la prima compagnia a ottenere l’approvazione dell’Amministrazione federale per l’aviazione negli Stati Uniti (Faa) nell’aprile 2019, sia pure per un singolo operatore e non per tutta la compagnia, come poi è riuscita a fare nell’ottobre successivo Ups.

Proprio Ups ha annunciato l’altro giorno di aver iniziato un servizio di consegna refrigerata di vaccini nella Carolina del Nord, usando confezioni appositamente progettate per i droni. Ciò ha richiesto l’approvazione Faa, prima nel suo genere, per caricare batterie alcaline e al litio sui velivoli in modo da monitorare le temperature richieste dal particolare tipo di trasporto, 2-8 gradi centigradi.

Pur avendo dimostrato un precoce interesse in materia, lanciando l’unità Prime Air nel 2016, Amazon ha ottenuto più tardi l’approvazione Faa per consegnare pacchi oltre la linea visuale di un operatore di droni, nel 2020. E nel Regno Unito il test è andato incontro a un lento e continuo declino, tanto che cento persone impiegate nel progetto sono rimaste senza lavoro, come racconta l’edizione britannica di Wired. A quanto pare il programma locale non è mai decollato veramente, a causa di difficoltà organizzative e ingegneristiche. I droni utilizzati, per esempio, arrivavano a pesare fino a 27 chilogrammi e il mandato era farli atterrare direttamente fuori casa dei clienti, un’operazione di precisione piuttosto complicata negli ultimi due metri dal suolo.

Nel mondo delle consegne, Uber Eats ha tentato di spiccare il volo con il drone, già due anni fa, annunciando test in San Francisco. Dotato di sei rotori per decolli verticali, il modello progettato poteva volare per quasi 29 chilometri e stare in aria per 18 minuti, trasportando cibo a sufficienza per due persone.

The post C’è una città dove le consegne con i droni stanno funzionando appeared first on Wired.